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Legname da costruzione e lavoro: Olivo

  Olivo
(Olea europaea)
Fam.  Oleaceae

Nomi comuni:
Olivo
Aree e habitat di vegetazione
Furono gli abitanti dell’Asia Minore e i Greci, dediti alla coltura dell'Olivo, che lo importarono nel Salento durante la prima colonizzazione Greca, avvenuta nel VIII avanti Cristo. Nel Mediterraneo ci sono più di 1000 tipi genetici di Olivo, di cui circa 500 nella sola Italia. Inizialmente coltivato esclusivamente nei paesi del bacino del mediterraneo, l'Olivo è stato ormai impiantato con successo anche in California, Australia, Argentina e Sudafrica. L'oliveto più settentrionale si trova sull'isola di Anglesey, al largo del Galles, nel Regno Unito. L'areale di coltivazione dell'Olivo copre l'intero territorio italiano, se escludiamo le zone di montagna e la Pianura Padana. Poiché l'Olivo è essenzialmente una pianta da frutto, aggiungiamo che le regioni italiane con oliveti a frutto di migliore qualità sono: Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise, mentre la palma della maggiore concentrazione olivicola italiana va alla Puglia, con una popolazione stimata superiore ai 5 milioni di Olivi, in gran parte di età superiore ai 400 anni. Da segnalare anche i numerosi Olivi monumentali nel territorio dei comuni molisani di Pozzilli e Venafro nella valle del Volturno. Alla fine degli anni novanta i cinque Paesi con la maggiore superficie coperta a Olivo erano la Spagna (2,24 milioni di ha), la Tunisia (1,62 milioni di ha), l'Italia (1,15 milioni di ettari), la Turchia (0,9 milioni di ha), la Grecia (0,73 milioni di ha). L'olivo predilige terreni sciolti o di medio impasto, freschi e ben drenati, sia acidi che calcarei e tollera perfino la salinità dei litorali marini. Vegeta bene anche su terreni grossolani o poco profondi, con rocciosità affiorante, ma soffre nei terreni pesanti o soggetti a ristagno idrico. Un'altra peculiare caratteristica di questa straordinaria pianta è la sua capacità di resistere alla siccità anche quando si protrae per molti mesi.
Caratteristiche dell'albero
E' un albero sempreverde che può raggiungere i 20 metri d'altezza, dal tronco contorto, screpolato e spesso vuoto, con la parte basale (ciocco) più espansa (vi sono esemplari con diametro sovrabasale di 8-10 metri), che emette polloni e su cui si formano rigonfiamenti mammellonari (ovoli) derivanti da gemme avventizie. Fra le piante arboree l'Olea europaea si distingue per la sua longevità e frugalità, raggiunge infatti la piena maturità produttiva dopo i 50 anni e in condizioni climatiche favorevoli può vivere oltre mille anni. Le sue radici sono molto superficiali ed espanse, in genere non si spingono oltre i 60–100 cm di profondità. La chioma e i suoi rami sono penduli o patenti (disposte orizzontalmente rispetto al fusto), secondo la varietà.
Caratteristiche del legno
Il legno d'Olivo è durissimo, solido, di colore giallastro con venature brune, poco poroso, difficilmente scalfibile, durevole e impermeabile all'umidità. Ha tessitura finissima con fibratura tormentata e irregolare, ritiro elevato e nervosità medio-alta; se mal stagionato può torcersi e spaccarsi. Non si tarla e non assorbe liquidi o cattivi odori, motivo che lo rende unico per l'uso in cucina, poiché i batteri non possono penetrare nel legno. Da tenere in considerazione l'aspetto artistico delle sue venature, che fanno di ogni lavorazione un'opera unica.
Impieghi principali
Viene utilizzato per fini lavori d'intarsio, per lavori di tornitura e per fabbricare mobili di modeste dimensioni. Più che all'ebanisteria, l'uso di questo legno è legato alla scultura, infatti non è facile da trattare a causa della sua durezza. Infine è anche un eccellente combustibile.

Si veda anche la sezione generale in aggiornamento:
Legname da costruzione e da lavoro: guida alle specie