Aree e habitat di vegetazione
Il Cipresso è originario della regione mediterranea orientale, da dove è stato diffuso in tutta l’Europa meridionale fin dall'antichità. Vegeta in zone a clima caldo con estati secche e si adatta a terreni diversi, prestandosi a rimboschimenti di terreni aridi, calcarei o franosi, sovente anche con funzione paesaggistica. La principale minaccia di questa pianta è il fungo che è causa del cosiddetto Cancro del Cipresso. La richiesta italiana di legno di Cipresso è coperta dalla produzione nazionale, concentrata in maggior parte nelle provincie di Firenze, Prato, Siena e Pisa, ove cresce ad altitudini di 200-700 metri. Il genere Cupressus comprende una ventina di specie diffuse in tutte le regioni a clima caldo o temperato-caldo, anche arido, dell'emisfero settentrionale: in America settentrionale e centrale, in Europa meridionale, in Africa settentrionale, in Asia dal Vicino Oriente fino alla Cina e al Vietnam. Più di metà delle specie sono originarie del triangolo formato da California, Arizona e Messico. Una curiosità: esistono Cipressi perfino nel cuore del deserto del Sahara!
Caratteristiche dell'albero
Albero dal portamento eretto e robusto, di forma colonnare e dalla corteccia sottile, talvolta ramificato fin dalla base; di origine ibrida e di facile coltivazione, alto fino a 25-30 metri, con tronco di 80 cm di diametro.
Caratteristiche del legno
E' un legno pregiato di eccellente qualità: forte, durevole, con variazioni dimensionali contenute che lo rendono molto stabile; è caratterizzato da un colore giallognolo bruniccio con durame bruno più scuro a contorno irregolare; è privo di canali resiniferi, ha un forte profumo conferitogli dagli oli eterei che si trovano nella corteccia ed è resistente ai parassiti. Presenta una tessitura molto fine che consente un elevato grado di finitura, con una fibratura poco regolare per l’accentuata e grossa nodosità. La segagione e la piallatura risulta difficoltosa sia a causa dei numerosi nodi che delle irregolarità della fibratura. Va fatto essiccare lentamente per evitare spaccature e fenomeni di collasso. La sfogliatura non è praticata e per la tranciatura occorrono pezzi privi di nodi, difficili da trovare.
Impieghi principali
Viene utilizzato per infissi esterni, per costruire mobili, per lavori di artigianato e nelle costruzioni navali, per la sua eccezionale resistenza anche in ambienti umidi o all’esterno. E' inattaccabile dai tarli e l'odore della sua resina tiene lontano gli insetti, specie le temutissime tarme. Nell'antichità vi si costruivano perfino case e navi.
Una curiosità: le porte di Cipresso di S. Pietro in Roma fatte costruire da Costantino il Grande, rimosse dopo 800 anni da Eugenio III per sostituirle con altre di bronzo, vennero trovate ancora in perfetto stato di conservazione!
Si veda anche la sezione generale in aggiornamento:
Legname da costruzione e da lavoro: guida alle specie
Il Cipresso è originario della regione mediterranea orientale, da dove è stato diffuso in tutta l’Europa meridionale fin dall'antichità. Vegeta in zone a clima caldo con estati secche e si adatta a terreni diversi, prestandosi a rimboschimenti di terreni aridi, calcarei o franosi, sovente anche con funzione paesaggistica. La principale minaccia di questa pianta è il fungo che è causa del cosiddetto Cancro del Cipresso. La richiesta italiana di legno di Cipresso è coperta dalla produzione nazionale, concentrata in maggior parte nelle provincie di Firenze, Prato, Siena e Pisa, ove cresce ad altitudini di 200-700 metri. Il genere Cupressus comprende una ventina di specie diffuse in tutte le regioni a clima caldo o temperato-caldo, anche arido, dell'emisfero settentrionale: in America settentrionale e centrale, in Europa meridionale, in Africa settentrionale, in Asia dal Vicino Oriente fino alla Cina e al Vietnam. Più di metà delle specie sono originarie del triangolo formato da California, Arizona e Messico. Una curiosità: esistono Cipressi perfino nel cuore del deserto del Sahara!
Caratteristiche dell'albero
Albero dal portamento eretto e robusto, di forma colonnare e dalla corteccia sottile, talvolta ramificato fin dalla base; di origine ibrida e di facile coltivazione, alto fino a 25-30 metri, con tronco di 80 cm di diametro.
Caratteristiche del legno
E' un legno pregiato di eccellente qualità: forte, durevole, con variazioni dimensionali contenute che lo rendono molto stabile; è caratterizzato da un colore giallognolo bruniccio con durame bruno più scuro a contorno irregolare; è privo di canali resiniferi, ha un forte profumo conferitogli dagli oli eterei che si trovano nella corteccia ed è resistente ai parassiti. Presenta una tessitura molto fine che consente un elevato grado di finitura, con una fibratura poco regolare per l’accentuata e grossa nodosità. La segagione e la piallatura risulta difficoltosa sia a causa dei numerosi nodi che delle irregolarità della fibratura. Va fatto essiccare lentamente per evitare spaccature e fenomeni di collasso. La sfogliatura non è praticata e per la tranciatura occorrono pezzi privi di nodi, difficili da trovare.
Impieghi principali
Viene utilizzato per infissi esterni, per costruire mobili, per lavori di artigianato e nelle costruzioni navali, per la sua eccezionale resistenza anche in ambienti umidi o all’esterno. E' inattaccabile dai tarli e l'odore della sua resina tiene lontano gli insetti, specie le temutissime tarme. Nell'antichità vi si costruivano perfino case e navi.
Una curiosità: le porte di Cipresso di S. Pietro in Roma fatte costruire da Costantino il Grande, rimosse dopo 800 anni da Eugenio III per sostituirle con altre di bronzo, vennero trovate ancora in perfetto stato di conservazione!
Si veda anche la sezione generale in aggiornamento:
Legname da costruzione e da lavoro: guida alle specie