Aree e habitat di vegetazione
Pianta molto longeva originaria delle zone comprese tra Iran, Asia Minore e Transcaucaso, il Corniolo cresce spontaneamente nelle macchie boschive tra i 500 e i 1.200 metri di altitudine nelle regioni del nord Italia. Molto rustico e resistente, tipico dei boschi di latifoglie, vegeta soprattutto ai margini dei popolamenti arborei in posizione soleggiata, prediligendo terreno secco e calcareo dei boschi d'alta collina o di montagna. Non teme il caldo estivo o il freddo invernale e sopporta senza danni anche brevi periodi di siccità. In Italia viene coltivato solo sporadicamente in giardini o frutteti amatoriali.
Caratteristiche dell'albero
E' un albero (o cespuglio) alto dai 4 ai 6 metri (eccezionalmente a 8 metri), ha fusto di ridotta pezzatura, ramificato a breve distanza dal suolo, con corteccia sottile grigio-verdastra o bruno ruggine, talvolta fessurata e rossastra all'interno.
Caratteristiche del legno
Il legno del Corniolo è di colore bruno-chiaro nelle parti interne (alburno) mentre nella corteccia è rossastro, con anelli poco distinti. E' il legno più duro, tenace, compatto e pesante esistente in Europa. Il legno si presta ottimamente per realizzare oggetti artigianali, ma le qualità che fanno apprezzare il Corniolo non sono unicamente durezza e durata, bensì la straordinaria lucentezza del legno finito, che diventa liscio e setoso, arricchito da sfumature e screziature che lo rendono somigliante a una pietra dura o al corno levigato di un animale.
Impieghi principali
In passato, sia il tronco che i rami di Corniolo erano ricercati per costruire attrezzi agricoli che richiedevano lunga durata e notevole robustezza come: ruote, ingranaggi, aratri, erpici, forconi, doghe, ecc. Oggi artigiani e scultori ricercano questo prezioso legno per farne piccole sculture, bastoni d’ombrello o da passeggio, oggetti intarsiati, ma è particolarmente apprezzato per lavorazioni di tornitura e per la produzione di pipe. Dalla corteccia si estrae tannino di colore giallo per la concia delle pelli.
Pianta molto longeva originaria delle zone comprese tra Iran, Asia Minore e Transcaucaso, il Corniolo cresce spontaneamente nelle macchie boschive tra i 500 e i 1.200 metri di altitudine nelle regioni del nord Italia. Molto rustico e resistente, tipico dei boschi di latifoglie, vegeta soprattutto ai margini dei popolamenti arborei in posizione soleggiata, prediligendo terreno secco e calcareo dei boschi d'alta collina o di montagna. Non teme il caldo estivo o il freddo invernale e sopporta senza danni anche brevi periodi di siccità. In Italia viene coltivato solo sporadicamente in giardini o frutteti amatoriali.
Caratteristiche dell'albero
E' un albero (o cespuglio) alto dai 4 ai 6 metri (eccezionalmente a 8 metri), ha fusto di ridotta pezzatura, ramificato a breve distanza dal suolo, con corteccia sottile grigio-verdastra o bruno ruggine, talvolta fessurata e rossastra all'interno.
Caratteristiche del legno
Il legno del Corniolo è di colore bruno-chiaro nelle parti interne (alburno) mentre nella corteccia è rossastro, con anelli poco distinti. E' il legno più duro, tenace, compatto e pesante esistente in Europa. Il legno si presta ottimamente per realizzare oggetti artigianali, ma le qualità che fanno apprezzare il Corniolo non sono unicamente durezza e durata, bensì la straordinaria lucentezza del legno finito, che diventa liscio e setoso, arricchito da sfumature e screziature che lo rendono somigliante a una pietra dura o al corno levigato di un animale.
Impieghi principali
In passato, sia il tronco che i rami di Corniolo erano ricercati per costruire attrezzi agricoli che richiedevano lunga durata e notevole robustezza come: ruote, ingranaggi, aratri, erpici, forconi, doghe, ecc. Oggi artigiani e scultori ricercano questo prezioso legno per farne piccole sculture, bastoni d’ombrello o da passeggio, oggetti intarsiati, ma è particolarmente apprezzato per lavorazioni di tornitura e per la produzione di pipe. Dalla corteccia si estrae tannino di colore giallo per la concia delle pelli.
Si veda anche la sezione generale in aggiornamento:
Legname da costruzione e da lavoro: guida alle specie