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Siccità e vegetazione

Agricoltura, foreste e riserve idriche stanno pagando le conseguenze non solo dell'assenza quasi totale di precipitazioni degli ultimi due mesi, ma anche del prolungato deficit pluviometrico che ormai continua dall'inizio della primavera dello scorso anno.

Secondo la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), in Toscana si prevedono perdite di produzione del 20-30%, con cali anche della qualità. L'invaso di Bilancino contiene, attualmente, solo 46 milioni di m3 dei 65 circa che può contenere.

Non è migliore la situazione delle foreste, che hanno un tasso di umidità basso che può favorire il rapido propagarsi di incendi anche di ampie proporzioni, come è successo in particolare il mese scorso, con il record negativo di 190 incendi boschivi con 1.170 ettari di vegetazione (793 boschiva, 376 di altro genere) andata in fumo.

Nell'immagine è visualizzato l'indice VHI (Vegetation Health Index) riferito agli ultimi 15 giorni di Luglio che riassume lo stato di salute della vegetazione. Le aree in arancio, rosso e rosso scuro indicano, rispettivamente, condizioni di stress idrico e termico moderate, severe ed estreme (cliccare sull'immagine per ingrandire).


Agricoltura: vigneti e oliveti
I vigneti toscani soffrono tutti della carenza idrica e del caldo. Le situazioni più gravi, con siccità estrema, si localizzano nelle colline del Chianti fiorentino, in Val di Chiana e nell’area a sud di Montalcino.

La siccità sta colpendo in maniera più o meno intensa gli oliveti toscani. Quasi ovunque si soffre di una carenza idrica da lieve ad estrema e le criticità maggiori si concentrano nel Chianti fiorentino, nelle colline che circondano la porzione settentrionale della Val di Chiana e a Nord-Est del Monte Amiata.

Foreste
Se si escludono alcune formazioni caducifoglie appenniniche della Garfagnana e Lunigiana, la macchia mediterranea delle isole e del grossetano meridionale ed alcuni boschi sparsi dell’Appennino mugellano, tutte le foreste toscane nella seconda metà di luglio hanno sofferto di una siccità da severa a estrema.
La mappa mostra come le condizioni peggiori di stress termico e idrico abbiano colpito la zona centro-orientale, in particolare le formazioni che coronano la Val di Chiana, il Chianti, le colline a sud di Siena, al confine con il grossetano e fra la Val d’Orcia e l’Amiata

Fonte: Consorzio LaMMA (http://www.lamma.rete.toscana.it)
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